Nuova Riveduta:

Giobbe 10:3

Ti sembra cosa ben fatta opprimere,
disprezzare l'opera delle tue mani
e favorire i disegni dei malvagi?

C.E.I.:

Giobbe 10:3

È forse bene per te opprimermi,
disprezzare l'opera delle tue mani
e favorire i progetti dei malvagi?

Nuova Diodati:

Giobbe 10:3

Ti par bene opprimere, disprezzare l'opera delle tue mani e mostrarti favorevole ai disegni dei malvagi?

Riveduta 2020:

Giobbe 10:3

Ti sembra ben fatto opprimere, disprezzare l'opera delle tue mani e favorire i disegni dei malvagi?

La Parola è Vita:

Giobbe 10:3

Non ci sono versetti che hanno questo riferimento.

La Parola è Vita
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Riveduta:

Giobbe 10:3

Ti par egli ben fatto d'opprimere, di sprezzare l'opera delle tue mani e di favorire i disegni de' malvagi?

Ricciotti:

Giobbe 10:3

Ti sembra forse bene che tu mi calunni, che tu opprima me opera delle tue mani, favorendo così il consiglio degli empii?

Tintori:

Giobbe 10:3

Ti par giusto calunniarmi, ed opprimere me, opera delle tue mani, e favorire i disegni degli empi?

Martini:

Giobbe 10:3

Parrà egli forse a te ben fatto il calunniarmi, e l'opprimer me opera delle tue mani, e favorire i consigli degli empj?

Diodati:

Giobbe 10:3

Ti par egli ben fatto di oppressare, Di sdegnar l'opera delle tue mani, E di risplendere sopra il consiglio degli empi?

Commentario abbreviato:

Giobbe 10:3

Capitolo 10

Giobbe si lamenta delle sue difficoltà Gb 10:1-7

Implora Dio come suo Creatore Gb 10:8-13

Si lamenta della severità di Dio Gb 10:14-22

Versetti 1-7

Giobbe, stanco della sua vita, decide di lamentarsi, ma non vuole accusare Dio di ingiustizia. Qui c'è una preghiera affinché sia liberato dal pungiglione delle sue afflizioni, che è il peccato. Quando Dio ci affligge, litiga con noi; quando litiga con noi, c'è sempre un motivo; ed è auspicabile conoscere il motivo, per potersi pentire e abbandonare il peccato per cui Dio ha una controversia con noi. Ma quando, come Giobbe, parliamo nell'amarezza della nostra anima, aumentiamo la colpa e l'irritazione. Non dobbiamo nutrire pensieri duri nei confronti di Dio; in seguito vedremo che non ce n'era motivo. Giobbe è sicuro che Dio non scopre le cose, né le giudica, come fanno gli uomini; perciò ritiene strano che Dio lo tenga sotto afflizione, come se dovesse prendere tempo per indagare sul suo peccato.

Riferimenti incrociati:

Giobbe 10:3

Giob 34:5-7,18,19; 36:7-9,17,18; 40:2,8; Lam 3:2-18
Sal 69:33
Giob 14:15; 34:19; Sal 138:8; Is 64:8; 1P 4:19
Giob 8:20; Ger 12:1-3

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